top of page

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

#BagnidiBosco #Naturadacasa #Benefici&Ricerche

  

Sono state fatte moltissime ricerche sulla relazione fra contatto con la Natura e salute umana!

Questi studi indagano diversi livelli di relazione, dall’immergersi nella natura al vedere la natura dalla finestra. 

I risultati hanno indicato che molti aspetti della salute e dello sviluppo umano possono essere significativamente migliorati anche osservando la natura attraverso la finestra. Questi studi hanno riguardato soprattutto persone in ospedale o sul posto di lavoro e hanno dimostrato che, poter vedere il verde e il paesaggio naturale, porta ad un miglioramento della salute, dello stato psicologico generale e del benessere, così come della concentrazione, dell’attenzione e ad una diminuzione dello stress.

​

Vi riportiamo alcune ricerche:

 

  • Il Prof. Roger Ulrich del Center for Healthcare Building Research alla Chalmers University di Göteborg, in Svezia, si occupa da molti decenni dello studio degli effetti benefici della natura sugli esseri umani, in particolare nell’ambito della costruzione di ospedali, ed ha elaborato una Teoria sulla Riduzione dello Stress attraverso l’esposizione a paesaggi naturali e al verde. Una sua ricerca condotta in un ospedale suburbano della Pennsylvania, fra il 1972 e il 1981, su 46 pazienti operati di colecistectomia (asportazione della cistifellea), ha dato un risultato interessante e sorprendente: i 23 pazienti ai quali era stato assegnato un letto che permetteva una vista dalla finestra sul paesaggio naturale, presentarono un decorso molto più veloce e senza ricadute, rispetto ai 23 che dalla finestra vedevano solamente altri edifici. Questo risultato è un grandioso incoraggiamento a cercare la natura che ci circonda anche dalla propria finestra o dal proprio balcone!

 

  • Le ricerche della coppia di psicologi Rachel e Stephen Kaplan, dell’Università del Michigan, negli anni ’80 hanno dimostrato come il contatto con la natura abbia effetti positivi sulle prestazioni cognitive, sull’intuizione e sulla creatività. Questo perché il tipo di concentrazione che si ha osservando la natura è senza uno scopo preciso e permette alla mente di “errare”, mentre normalmente la nostra concentrazione è diretta ad uno scopo e alla risoluzione di compiti. Secondo i Kaplan guardare la natura dalla finestra agisce come una mini esperienza ristorativa per la mente!

 

  • Edward O. Wilson, biologo dell’Università di Harvard, ha definito nel 1984 con il termine “biofilia” la sua ipotesi secondo cui gli esseri umani avrebbero “impresso” nei geni un legame istintivo con la natura e con gli organismi viventi con cui condividiamo il nostro pianeta. Una spiegazione alla tendenza a provare emozioni positive e benessere, riscontrata negli esseri umani nell’osservare la natura, potrebbe essere legata al fatto che la natura rappresentava per i nostri antenati la fonte di sopravvivenza. Quindi osservare la natura anche un albero o una piantina in vaso ci fa sentire inconsapevolmente meglio!

 

  • Osservare la natura 2 volte al giorno anche per soli 20 minuti ai tempi odierni del coronavirus ci ricollega alla realtà. La forzata permanenza in casa porta, in moltissimi casi, ad essere molto di più online, al computer o davanti alla TV. Nel 1984 Craig Brod coniò il temine Technostress per indicare lo stress indotto dalle nuove tecnologie. Gli effetti collaterali dell’utilizzo prolungato sono infatti ansia, insonnia e mal di testa. Aprire la finestra ed osservare la natura ci porta nel qui ed ora, rallentando i pensieri e giovando di benefici che solo la Natura è in grado di trasmetterci.

​

  • Lo psicologo inglese Andy McGeeney autore del libro “With Nature in Mind: The Ecotherapy Manual for Mental Health Professionals”, spiega come una profonda connessione con la natura possa migliorare la qualità della vita poiché quando ci immergiamo completamente nella natura si perde la cognizione del tempo e si entra nel “tempo dell’anima”.

 

  • Non solo la vista della natura ma anche l’ascolto dei suoni della natura porta benefici. Il Prof. Qing Li, autore del libro “Shinrin yoku - immergersi nei boschi”, riporta uno studio di ricercatori della Brighton and Sussex Medical School in Gran Bretagna. Questi studiosi hanno studiato l’effetto dei rumori di fondo sulla mente. Quando i partecipanti ascoltavano suoni artificiali, la loro attenzione era rivolta verso l’interno, che è una condizione tipica di chi rimugina e si preoccupa, mentre invece, quando ascoltavano i suoni naturali, rivolgevano l’attenzione all’esterno, sentendosi più rilassati

 

  • Osservare la natura aumenta la nostra resilienza. La psicologia adotta il termine resilienza per indicare l’abilità che hanno gli individui di fronteggiare con successo le avversità importanti della vita. Nel libro di Sally Atkins e Melia Snyder “Nature-Based Expressive Arts Therapy: Integrating the Expressive Arts and Ecotherapy” viene messo in evidenza come in ecopsicologia si ritenga che, osservare la natura, connetta ai ritmi e ai cicli naturali. Osservare la natura che cresce e si rinnova – e la primavera è il momento più potente in questo senso - permette di accedere alle nostre risorse e alla nostra forza interiore per gestire paure, cambiamenti e stress.

​

Interessante, vero?

Aiutaci a condividere i benefici che ci regala la natura, in tutte le sue forme!

​

​

​

 

Racconta come vivi la tua Natura da casa o in città, condividi nella community di @emotionatour 

su Instagram o Facebook le tue foto o video e le tue osservazioni con l'hashtag  #emotionatour 

​

Seguici!
  • instagram
  • facebook
  • linkedin
bottom of page